L’ipnosi è una risorsa psicologica
L’ipnosi, sin dall’Antico Egitto, è stata una forma di terapia.
L‘ipnosi è uno stato modificato di coscienza, diverso dal sonno, nel quale si ha una riduzione dei filtri e della mente critica della persona. E’ uno stato in cui periodicamente le persone entrano (all’incirca ogni ora e mezza). Essendo che la mente critica è affievolita si caratterizza per una certa suggestionabilità.
Sta all’induttore usare questo stato di suggestionabilità a vantaggio della persona. La suggestione, infatti, non è qualcosa di negativo in sé. Ad esempio se l’induttore suggestiona una persona al fine di farla smettere di fumare l’ha di sicuro suggestionata, “manipolata”, ma ha ottenuto un risultato molto positivo per la salute fisica della persona. In fondo quale terapia non è in parte una manipolazione? Un chirurgo ad esempio manipola e a nessuno verrebbe in mente di considerarlo un male.
L’ ipnosi avviene puntualmente durante la vita quotidiana, spesso durante attività ripetitive, si pensi al guardare gare di Formula 1, al guidare in autostrada, al dover ascoltare una lezione non particolarmente interessante e così via, in questo caso l’ipnosi non ci aiuta moltissimo, probabilmente fa vagare la mente verso pensieri più interessanti (e durante la noiosa lezione è utile), ma non ha uno scopo terapeutico.
Quando l’ipnosi diventa una risorsa psicologica?
Lo diventa quando, da soli tramite l’autoipnosi o tramite un esperto la utilizziamo per uno scopo specifico.
L’ipnosi è utilizzata in psicoterapia per curare alcuni disturbi: ansia, depressione, fobie, ossessioni, disturbi della sfera sessuale (disfunzioni erettili, vaginismo), dismorfofobia, disturbi dell’alimentazione, disturbi del sonno. In psicologia si possono raggiungere facilmente altri obiettivi tramite l’ipnosi: migliorare l’autostima, aumentare la concentrazione, migliorare la performance, ridurre o eliminare abitudini
dannose, ridurre lo stress. Nell’ambito della riduzione dello stress, dell’ansia e nell’ incremento della performance e della concentrazione (sia lavorativa che sportiva) spiccano i contributi della psicologia dello sport e della psicologia del lavoro.
E’ utilizzata in medicina soprattutto per la riduzione del dolore nei pazienti cronici, durante il parto, o per la riduzione del dolore in odontoiatria.
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