Tecniche di Mindfulness in azienda
Perché bisognerebbe fare Mindfulness anche in azienda
L’efficacia della Mindfulness in azienda
Silvia Bernardi
Hunter e McCormick, nel 2008, hanno condotto un’indagine esplorativa su interviste rivolte a manager e professionisti con esperienza di meditazione Mindfulness, con l’obiettivo di generare nuove ipotesi su un ambito ancora inesplorato, dato che le uniche pubblicazioni esistenti consideravano la Mindfulness secondo l’approccio occidentale mentre quasi nulla era stato scritto basandosi sull’approccio buddhista originario.
Dall’analisi delle interviste, svolta con il supporto del software Atlas.ti, sono emersi diversi effetti della pratica della Mindfulness sulla vita lavorativa dei soggetti, che vengono presentati nel dettaglio qui di seguito.
Consapevolezza esterna: la Mindfulness, oltre a rendere più consapevoli dei propri sentimenti, pensieri, vissuti interni sembra sviluppare anche una maggiore consapevolezza esterna, ovvero relativa a tutte le informazioni provenienti dall’ambiente circostante, compresa una più elevata capacità di percezione dei dettagli.
Le persone, molto frequentemente, tendono a non rapportarsi con le proprie reali esperienze sensoriali perché queste vengono memorizzate non in se stesse ma sotto forma di concettualizzazioni: queste ultime, però, filtrano le nuove percezioni, impedendo di notare novità e cambiamenti che avvengono all’esterno e quindi rendendo impossibile una relazione corretta col mondo circostante. Per alcune tipologie di lavoro, tuttavia, risulta cruciale essere in grado di avere un’aumentata capacità di percezione degli stimoli sociali e ambientali e la Mindfulness è in grado di produrla: le informazioni aggiuntive che permette di acquisire, che a loro volta producono una maggiore ricettività agli stimoli, migliorano le interazioni a livello sia interpersonale sia di gruppo e permettono di rispondere in modo più spontaneo, adattivo e flessibile alle svariate situazioni che avvengono in un contesto lavorativo.
Accettazione degli eventi esterni: oltre ad aumentare la capacità di accettare le proprie esperienze interne, la Mindfulness sembra diminuire il bisogno di controllare e modificare le circostanze esterne, rendendo capaci di accettarle e apprezzarle per come sono, senza arrabbiarsi o intestardirsi soprattutto nel caso in cui vi siano problemi che non sono direttamente controllabili da una persona.
Obiettivi basati sull’esperienza: in molte delle interviste analizzate si è riscontrato un cambiamento degli obiettivi prescelti; molti soggetti, infatti, hanno dichiarato di porsi meno obiettivi a lungo termine e di essere più orientati sul presente, all’esperienza giornaliera, dalla quale imparare per poi definire obiettivi meno ambiziosi e più aderenti alle reali necessità e possibilità.
Disinteresse: per alcuni intervistati si può intendere come minor focalizzazione su se stessi, come nuova coscienza del fatto che esiste una realtà esterna che va oltre il proprio ego e i propri interessi o necessità; per altri, invece, si tratta di una maggior consapevolezza, che si ottiene concentrandosi sul proprio Sé, nel senso più ampio del termine e che permette di essere efficaci sul lavoro e di non disperdere l’attenzione fra i vari stimoli esterni.
Focus attentivo rivolto all’interno: ciò significa preoccuparsi in minor misura di riconoscimenti e ricompense esterne, grazie alla Mindfulness, che permette di prestare maggior attenzione alle problematiche interne, come la felicità, e alla capacità di ottenere l’approvazione da parte di se stessi piuttosto che dalle altre persone. Preoccuparsi eccessivamente delle valutazioni altrui può provocare problemi a livello psicologico, mentre un’elevata attenzione alle valutazioni che ognuno fa di se stesso e delle proprie attività promuove sentimenti di indipendenza, autonomia e di forte identità.
Diverse fonti di significato della vita: molti degli intervistati hanno riportato di aver avuto il lavoro come unica o primaria fonte di significato della propria vita, prima di approcciarsi alla Mindfulness, mentre in seguito hanno saputo trovare diversi altri spunti per definire la propria esistenza come significativa, motivata e piena, come il contatto con la natura, gli interessi cui dedicarsi nel tempo libero, la famiglia, il rapporto con altre persone.
Mentalità equilibrata: questa definizione fa riferimento alla capacità di essere mentalmente equilibrati, razionali, di gestire al meglio le situazioni stressanti e le emergenze. Questa abilità, in un contesto lavorativo, è una delle più importanti da acquisire, soprattutto per un manager o un leader, che molto frequentemente devono fronteggiare situazioni complicate e molto stressanti: grazie alla Mindfulness si può apprendere a concentrarsi su ciò che avviene nel momento presente, senza farsi prendere da ansia e panico, in modo da rispondere efficacemente.
Sfide: le ricerche condotte sullo stress hanno mostrato che la capacità di resistere e gestire lo stress può essere aumentata attraverso la resistenza psicologica, un costrutto che, fra i tre aspetti che la costituiscono, comprende anche la tendenza a vedere i cambiamenti e le nuove esperienze come sfide e non come minacce alla propria stabilità e sicurezza. In molte delle interviste condotte in questa indagine esplorativa i soggetti hanno riferito che la Mindfulness li ha aiutati ad assumere questo stesso tipo di approccio positivo nei confronti delle nuove sfide, e questo supporta gli studi in cui si è trovato che la Mindfulness è in grado di ridurre gli effetti negativi dello stress.
Godersi il proprio lavoro: partendo dal presupposto che questo concetto non va confuso con la Soddisfazione lavorativa, che è un costrutto molto più complesso, molti dei soggetti intervistati hanno affermato di apprezzare maggiormente il lavoro che svolgevano e di essere più felici in generale, grazie alla pratica della Mindfulness.
Adattabilità: un ulteriore cambiamento riscontrato da molti dei soggetti intervistati è la maggior capacità di adattarsi ai cambiamenti di obiettivi, di condizioni o di strategie. Questa adattabilità ha numerosi effetti positivi, perché permette di essere più creativi, più ricettivi e di non rimanere ancorati a ciò che si ritiene di conoscere già, che in molti casi potrebbe non bastare.
Relazioni interpersonali: la capacità di intrattenere relazioni positive è di fondamentale importanza all’interno di un contesto lavorativo, soprattutto per i manager. Molti di quelli intervistati hanno affermato di rapportarsi a colleghi e al proprio staff in modo più calmo, comprensivo, incolpandoli in minor misura rispetto a quando non avevano ancora praticato la meditazione mindful. Questa maggior apertura agli altri, inoltre, permette di diventare meno egoisti, di provare un minor bisogno di controllo e di accettare e apprezzare maggiormente le persone con cui si ha a che fare sul lavoro; nel caso di situazioni conflittuali, inoltre, consente di diventare più aperti ai compromessi, di essere meno aggressivi e più cooperativi.
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