Che cos’è la Mindfulness?

Cos’è la Mindfulness e perché può esserti utile

Un’integrazione tra meditazione classica buddhista e moderna scienza

 

Silvia Bernardi

 

Il costrutto della Mindfulness affonda le sue radici nella religione Buddhista, circa 2500 anni fa: in tale contesto viene concettualizzato come consapevolezza introspettiva, rivolta cioè esclusivamente ai propri stati mentali, alle proprie esperienze e reazioni ai vissuti fisici e sensoriali. Questa consapevolezza costante sulle proprie sensazioni e processi corporei si può ottenere, secondo quanto affermato dal Buddha nel Satipatthana Sutta (Discorso sulla Nascita della Mindfulness) attraverso il riconoscimento del carattere temporaneo di tali esperienze.

L’integrazione del costrutto originario nella tradizione occidentale è iniziata negli Stati Uniti fra il 1950 e il 1960, periodo in cui si è diffuso il Buddhismo Zen e contemporaneamente è cresciuto l’interesse della psicologia sperimentale nei confronti dei metodi per allargare i confini della consapevolezza, fra cui la meditazione.

Va sottolineato, comunque, che la concettualizzazione occidentale della Mindfulness si discosta in vari aspetti da quella originaria: essa fa riferimento ad una consapevolezza più estesa, che comprende tutti gli aspetti della vita di un individuo, sia gli avvenimenti interni che quelli esterni, come gli oggetti percepiti attraverso i sensi; la visione occidentale, inoltre, non pone grande enfasi sul riconoscimento della temporaneità degli avvenimenti.

La Mindfulness, infine, per la tradizione Buddhista fa parte di un corollario di pratiche interconnesse che hanno come fine ultimo la liberazione dalla sofferenza, e dunque hanno bisogno di essere trasformate in uno stile di vita che accompagna gli individui nel percorso che porterà alla liberazione; per la tradizione occidentale, invece, questo costrutto è indipendente da sistemi di pratiche o codici etici.

La meditazione proposta dall’approccio della Mindfulness ha iniziato ad essere studiata scientificamente negli anni ‘60, ma solo una decina di anni più tardi ha destato l’interesse degli studiosi in quanto metodo per accrescere il benessere psicologico degli individui. Jon Kabat-Zinn è stato il primo che ha applicato la meditazione Mindfulness nel trattamento di pazienti che soffrivano di dolori cronici, attraverso lo sviluppo del programma MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) e la sua successiva applicazione ad una più ampia casistica di disturbi: cancro, disturbi d’ansia, abuso di alcol o droghe. Più recentemente gli interventi basati sulla Mindfulness sono anche stati utilizzati in combinazione con la psicoterapia o il counseling.

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