I 3 programmi di persuasione e manipolazione nelle sette

Gli ingranaggi e i sistemi di persuasione delle “setta” sono stati analizzati da molti studiosi del controllo mentale, tutto ciò perché la maggioranza delle tecniche di manipolazione viene eseguita proprio all’interno di essa. Il leader, definibile anche come manipolatore, deve mettere in atto tali procedure per condizionare l’intero gruppo ai suoi servigi.

Gli elementi portanti del controllo mentale riferibili alle sette sono: l’isolamento, la capacità di rendere vulnerabile i soggetti, la possibilità di introdurre un linguaggio nuovo (impostato sulla dottrina) che limiti il pensiero tramite dogmatismi, la limitazione del dubbio e del dissenso, la creazione di una relazione sbilanciata tra condizionante e condizionato (in cui il condizionante sia riconosciuto come superiore e infallibile), la rivalutazione degli eventi del passato nei termini della nuova dottrina, la fissazione di queste norme tramite controllo sociale, la qualificazione di ogni obiezione o interferenza esterna tramite classificazione di tipo manicheo (in cui ogni asserzione che sostenga la dottrina è “giusta” ed ogni asserzione che la metta in discussione è “sbagliata”).

Si tratta di caratteristiche riscontrabili non soltanto in ambigue sette e culti minoritarie, ma in tutte le religioni di ampia diffusione di cui nel presente e nel passato si abbia notizia.

Il Cristianesimo, l’Islamismo e l’Induismo, per citare le tre religioni a maggiore diffusione sulla terra, condividono in varia misura tutti questi elementi che, parafrasando uno dei dieci comandamenti, si possono riassumere nel semplice assunto:”Non avrai altra religione all’infuori di questa.[1]

Le sette spesso si presentano totalitarie e onnicomprensive, tendono a controllare interamente il comportamento dei loro membri e hanno una concezione del mondo fanatica ed estremista. La maggioranza delle sette pretende che i membri devolvano sempre più tempo, energia, denaro o altre risorse all’obiettivo professato dal gruppo, richiedendo un impegno totale per raggiungere un qualche tipo di stato, per esempio l’illuminazione.

Le sette risultano poi talmente invasive da dettare perfino ciò che i membri devono indossare e mangiare, quando e dove lavorare, dormire e fare il bagno, cosa devono credere, pensare e dire. Oltre a ciò fanno grandi pressioni affinché i nuovi membri lascino la famiglia, amici e lavoro per immergersi completamente nei propositi del gruppo. Questa tattica di isolamento è uno dei meccanismi più comuni di controllo e imposizione di dipendenza per lo studioso Robert Cialdini, il quale scrive che «una volta isolato un gruppo dal resto del mondo, sfruttando i meccanismi di controllo sociale sarà assai semplice spingere a scelte comuni tutti i suoi membri, privati di altri modelli di riferimento.»[2]

Alle volte poi le sette ricorrono a tipi di persuasione fisiologica: i seguaci vengono costretti a esercizi ed esperienze programmate dalle quali scaturiscono reazioni fisiologiche che vengono fatte associare a qualcosa di positivo da parte del soggetto.

Questo processo di reinterpretazione positiva, a volte chiamata “dimostrazione” è la tecnica di persuasione più usata dalle sette. Qui sono proposti alcuni esempi:

  • Iperventilazione

Si definisce iperventilazione «una serie frequente di atti respiratori che portano ad un aumento massiccio di ossigeno ed a una riduzione notevole dell’anidride carbonica nel sangue[3] Questa condizione fisica può essere facilmente raggiunta inducendo continuamente i propri adepti a urlare con profonde espirazioni, magari con delle frasi ripetute come: “Viva il nostro leader!”. Ciò che avviene all’interno del nostro organismo è un eccesso di respirazione continuato che, facendo passare grossi volumi d’aria dentro e fuori i polmoni, produce una “caduta” del livello di biossido di carbonio nel sistema circolatorio, che a sua volta provoca un aumento dell’alcalina nel sangue che viene definita alcalosi respiratoria. Un livello lieve di alcalosi respiratoria produce vertigini e senso di intontimento; ci si sente “ubriachi”, e di conseguenza si raggiunge un progressivo calo di pensiero e giudizio critico. Un eccesso di respirazione più prolungato invece può portare a formicolio delle dita delle mani o dei piedi, sudorazione, tachicardia, senso di paura, panico ed in fine può anche provocare svenimenti.

Nel caso di perdita di conoscenza, la respirazione si fa più debole in modo da ricompensare i precedenti eccessi e ripristinare il normale equilibrio chimico del sangue. Ci si risveglia senza forze e consapevoli di aver vissuto un’esperienza terribile.

I leader conoscono perfettamente questi effetti nefasti, ma li sfruttano a loro vantaggio, trasformando l’esperienza che ha prima causato profonda paura in una presunta esperienza positiva, raccontando ai membri di aver raggiunto lo stato più puro di benessere, lo spirito ed ecc…

  • Movimenti ripetitivi

Movimenti di questo tipo, come ad esempio battere le mani o i piedi mentre si ritmano slogan o qualsiasi altro tipo di movimento ripetitore, contribuiscono ad alterare lo stato generale di coscienza. Questo anche perché spesso i movimenti ripetitivi vengono legati a forme di canto per armonizzare gli effetti di iperventilazione e stordimento.

Anche qui gli effetti di questi movimenti vengono reinterpretati dai leader del gruppo come nuovi livelli di sapere.

  • Cambiamento di regime dietetico

Molti gruppi propongono e incoraggiano il vegetarismo come parte della condotta dei membri. Altri semplicemente istituiscono diete povere per risparmiare e modificare il comportamento. Il vegetarismo può essere salutare se si studiano adeguate compensazioni alimentari, ma le sette impongono improvvisamente ai loro membri diete vegetariane squilibriate e povere di proteine; questo ovviamente incide sul tratto digestivo che provoca strane sensazioni. In alcune sette queste sensazioni sono interpretate come “combattere con il demonio”: agitazione e dolore intestinale sono prova della loro corruzione che devono assolutamente sconfiggere. Infine il leader sa che dopo un po’ di tempo il corpo si adatta e i disturbi intestinali diminuiscono e, quando ciò accade, interpreta il fatto sostenendo che l’adepto sta raggiungendo una nuova e maggiore coscienza.

Stress, dieta povera e riposo carente possono causare scompensazioni ormonali come perdita del ciclo mestruale o fine della crescita della barba. I manipolatori danno intenzionalmente attribuzioni erronee a queste condizioni, citandole come prova che le donne sono rimaste incinte di “DIO” e gli uomini sono ritornati bambini che bisogna rieducare.

[1] Stefano Re, “Mindfucking”, Castelvecchi, Milano, 2009

[2] Roberto Cialdini, “Le armi della persuasione”, Giunti, Milano, 2013

[3] Wikipedia, “http://it.wikipedia.org/wiki/Iperventilazione”

di Angelo Alabiso

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