l'isolamento impoverisce le aree del cervello della socialità

L’isolamento impoverisce le aree del cervello fisicamente

La psicologia della quarantena non è una cosa certamente nuova. Gli effetti dell’isolamento sociale sono infatti moltissimi. Studiati in moltissime condizioni.

La psicologia ha studiato per esempio le alterazioni psicologiche che si verificano nei carcerati, studiandone le alterazione del ritmo sonno-veglia.

Ci sono studi che hanno verificato importanti variazioni neuronali nei ricercatori che lavorano in Antartide, isolati da tutto. Questi dimostrano che le aree del cervello legate alla socialità sono fisicamente impoverite dopo l’isolamento.

Non mancano anche gli studi sulla quarantena da epidemia, che mostrano come l’isolamento possa determinare:

  • risposte depressive
  • reazioni traumatiche
  • comportamenti aggressivi

Drammaticamente, ieri 19 Aprile si è consumato un altro femminicidio, legato alla quarantena da Covid-19. E non è il primo.

In molti hanno sottovalutato la venatura aggressiva dell’isolamento. Eppure questo è un correlato importante della quarantena. La conosciamo già, ed è dunque giusto prevenire ancora di più i fenomeni di violenza domestica da quarantena.

Psicologia della quarantena: effetti

Gli effetti psicologici della quarantena sono molti. Li ha riassunti una raccolta di studi pubblicata da The Lancet che puoi leggere qui.

Tra SARS, influenza suina, influenza equina, non sono mancate occasioni di isolamento per fasce più o meno ampie della popolazione. Gli effetti più comuni sono i seguenti:

Gli effetti più comuni nello staff medico:

  • esaurimento
  • distacco dagli altri
  • ansia
  • irritabilità
  • insonnia
  • scarsa concentrazione
  • indecisione
  • minore performance lavorativa

Ma questa del Covid-19 è una situazione diversa. Una periodo di quarantena così trasversale non si era visto nelle epidemie precedenti. L’impatto psicologico potrebbe essere notevole.

Ci sono importanti margini per dare un contributo psicologico alla questione, ma occorre capire come.

Già da fine Febbraio 2020 abbiamo iniziato a fare test sulla reazione al Coronavirus e abbiamo scoperto quanto segue:

Il terrorismo mediatico fa male, ma occorre reagire

Non aiutano per nulla le continue notizie pessimistiche sulla gestione del Coronavirus. Fomentando la paura, non fanno che indebolire la nostra risposta immunitaria, così come accade per qualsiasi fenomeno stressante.

Cosa possiamo fare resistere psicologicamente?

Subire una situazione come questa non è facile a livello psicologico, ma neanche impossibile. Per cui sin dal primo istante ci siamo chiesti di come lo psicologo potesse dare una mano, anche con un approccio autocritico.

Osserviamo che subito dopo l’emergenza gli psicologi si sono messi a disposizione, spesso addirittura gratis. Non c’è stata moltissima risposta a dire il vero. Forse il Coronavirus ha prodotto risultati sub-clinici. Saranno i test psicologici a dircelo.

Alcuni psicologi si sono proposti per dare una mano allo staff ospedaliero per fronteggiare il burnout.

Abbiamo analizzato le risposte al Coronavirus a livello transnazionale, in molti hanno proposto attività per fronteggiare il burnout. Nessuno stato ha assunto psicologi in massa per sostenere medici ed infermieri. Probabilmente gli psicologi ospedalieri sono stati sufficienti per gestire la situazione.

Per fortuna il problema dei posti in terapia intensiva sembra essere passato. Anche la tenuta psicologica di medici ed infermieri è più al sicuro.

Gli stati hanno messo su strategie per combattere il Coronavirus con la psicologia sociale.

Anche noi sosteniamo l’importanza degli interventi sistemici. La grande maggioranza delle persone non necessariamente sta sviluppando problemi che necessitano di una approfondita consulenza psicologica.

Il Premier Conte ha indetto una Task Force, convocando anche una psicologa in squadra.

Anche in Turchia è stata raggruppata una Task Force di soli psicologi e sociologi per comprendere il comportamento delle masse.

Esiste un metodo che puoi utilizzare per fronteggiare l’isolamento. Si chiama Meditazione Trascendentale e può essere di sostegno nei periodi di isolamento.

Ti lascio qui un esercizio che puoi fare liberamente. Ti consiglio di metterti le cuffie per seguirlo bene, scegliendo una posizione comoda e riducendo al minimo tutti i suoni che potrebbero distrarti (notifiche, cellulare, etc)

Fammi sapere nei commenti come è andata

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