Perché saper gestire le emozioni può salvarti la vita

Articolo di Irena Semi

Darley definisce l’emozione come «un sistema complesso di interazione tra 12 l’organismo e l’ambiente», ossia come «reazione affettiva intensa con insorgenza acuta e di breve durata determinata da uno stimolo ambientale, la cui comparsa provoca una modificazione a livello somatico, vegetativo e psichico» .

Ciò che motiva ogni giorno 13 sono le emozioni; è quindi fondamentale saperle riconoscere in se stessi e negli altri per poter sviluppare le capacità individuali e relazionali. Tipicamente non è facile classificare le emozioni in maniera univoca: il mondo emotivo dell’essere umano è estremamente ricco.

Tuttavia, in base a ricerche interculturali, Ekman è arrivato a distinguere sei emozioni primarie. In esse infatti, esistono dei 14 programmi neurofisiologici di espressione facciale spontanea, che sono comuni a tutte le culture, e che possono pertanto considerarsi innate. Queste emozioni primarie sono:

  1. felicità;
  2. paura;
  3. rabbia;
  4. tristezza;
  5. sorpresa;
  6. disgusto.

Saper gestire le emozioni significa essere in grado di riconoscere quando si presentano in sé o nelle altre persone, essere consapevoli della loro influenza sui comportamenti e saperle gestire adeguatamente. Le emozioni a valenza edonica negativa, ad esempio la rabbia e la paura, se non vengono riconosciute e affrontate in maniera accurata, hanno persino effetti negativi sulla salute. Saper intervenire sui processi che influenzano il proprio stato emotivo significa poter vivere qualsiasi emozione che si desidera sperimentare, oltre ad eliminare quelle che limitano o fanno stare male.

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