comunicazione non verbale conscia o inconscia

Comunicazione non verbale: conscia o inconscia?

Secondo alcuni lo diceva anche Freud: il corpo non mente mai. La comunicazione non verbale è sia conscia che inconscia. Ma devi essere bravo a distinguere le due componenti.

Di fatto è credenza comune in psicologia pensare che la comunicazione non verbale sia solo inconscia.

Ma il discorso è più complesso. Sono Igor Vitale, psicologo esperto in linguaggio del corpo e in questo articolo ti spiegherò il significato della comunicazione non verbale conscia e inconscia.

La differenza sostanziale tra comunicazione non verbale conscia e inconscia

Inconscio è una parola abusata. Importantissima, vero, ma abusata. Ne abbiamo sentito parlare tutti. Freud è nei programmi di filosofia nelle scuole, è di conoscenza comune.

Ma l’inconscio per definizione è difficile da studiare. Lo stesso Karl Popper aveva bannato la psicoanalisi perché non studiabile scientificamente.

Come fai a studiare qualcosa che per definizione non è consapevole?

Questa è la sua domanda. E resta un domandone.

Aprire poi il tema della coscienza spalanca mille finestre teoriche non solo psicologiche, ma anche filosofiche e religiose.

Alcuni tagliano il tema di netto. Damasio, uno dei più importanti neurofisiologi al mondo dice che la coscienza è la memoria a breve termine.

Il cervello ci dice questo. La memoria a breve termine si chiama anche memoria di lavoro. Si tratta di quello che stai elaborando in questo momento, le parole che leggi, i pensieri che fai. La voce del tuo interlocutore. Il sorriso di quella persona che ti piace tanto.

Ora non potrai mica pensare che tutto ciò sia elaborato solo in via inconscia?

Altrimenti dovresti pensare che non noti consapevolmente mai quel sorriso, quel tono di voce, quella postura particolare.

Non ci credo che questo non ti sia mai successo.

La comunicazione non verbale è sempre anche conscia

Con questo non voglio dire che ognuno di noi controlli la comunicazione non verbale sempre.

Politici, comunicatori, manager ed altri professionisti seguono un corso di formazione professionale per controllare la propria comunicazione.

E se vuoi imparare subito come fare, ti invito al mio videocorso gratuito, che puoi fare online anche ora lasciando nome ed email qui sotto

​Scopri chi mente con la comunicazione non verbale

Ma anche i più allenati, perdono spesso il controllo. Te la ricordi questa immagine?

comunicazione non verbale conscia o inconscia

Questo è Bill Clinton che nega agli Stati Uniti di aver avuto una relazione sessuale con la sua stagista Monica Lewinski

Si tratta di uno dei più grandi scandali sessuali della storia.

E lui è l’uomo più potente del mondo, tra i più allenati al mondo a comunicare in pubblico e ritenuto da molti tra i più bravi.

Eppure sbaglia tutto, la sua comunicazione non verbale supplica, prega di non continuare. Bill Clinton è completamente in difensiva.

Nessuno può controllare tutto a livello conscio.

Perché la comunicazione non verbale ha sempre un lato consapevole

Ma non possiamo neanche dire che la comunicazione sia tutta inconscia. Ora togli questo 1% di popolazione che conosce bene le tecniche di comunicazione non verbale.

Togli gli esperti, quelli che hanno studiato davvero e si allenano ogni giorno a fare una buona prima impressione.

Tutti noi controlliamo la nostra comunicazione. A volte anche a livello conscio. Ma insomma, non possiamo dire che la nostra comunicazione non verbale va a sbaraglio, sulla pura base dell’inconscio.

Immagina un compito semplice: presentarti a qualcuno.

Immaginalo in tre contesti diversi: al bar, in tribunale, in una selezione del personale.

Ti presenteresti allo stesso modo nelle tre condizioni? Probabilmente no, a meno che tu non sia il tipo di persona che parla del suo curriculum anche al bar 🙂

Dai, ma molto probabilmente cambieresti almeno il volume della voce.

Ma in linea di massima, nei contesti formali, ognuno di noi elabora a livello conscio la comunicazione.

Se sei in una situazione formale, una situazione dove c’è una posta in gioco. Poni la selezione del personale. Lo noti lo sguardo dell’intervistatore. Vedi se è rassicurante o meno. Vedi molto attentamente se il suo atteggiamento non verbale è incoraggiante e modifichi la tua comunicazione di conseguenza.

Puoi imparare a livello professionale queste tecniche. Faccio da anni un corso di 16 ore sul tema ad un prezzo davvero contenuto. Leggi il programma qui di seguito

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