Classifica delle 5 migliori caratteristiche per superare lo stress

di Marijana Milotic

Gli studi condotti su soggetti ‘resilienti’ hanno focalizzato l’attenzione sulle caratteristiche psicologiche distintive e trasversali ai diversi contesti, che possano fungere da elementi predittori dell’esito positivo, in termini di benessere psico-fisico, della condizione di stress.

I fattori identificati, assumono la valenza di ‘risorse’ che a vario titolo contribuiscono ad attivare e sostenere il processo di resilienza. La letteratura distingue diverse tipologie di risorse – biologiche e culturali; distali o prossimali al Sé; risorse chiave, multicomponenziali o integrate .

Un’altra distinzione classica distingue tra risorse interne e risorse esterne, le une riferibili a caratteristiche personologiche e le altre a caratteristiche dell’ambiente sociale.

Tale distinzione venne introdotta già in alcuni lavori che identificarono nel sense of mastery e nel senso di comunità le due colonne portanti del sistema resilienza. Le caratteristiche dell’ambiente di vita e la qualità delle relazioni sociali sono un punto di riferimento fondamentale in questo ambito di indagine.

Superare lo stress 1 – Supporto Sociale

Il costrutto principale in questo ambito di indagine è quello di supporto sociale. Nel tempo il supporto sociale ha assunto le sembianze di un ampio meta-costrutto in cui convergono diversi fattori quali lo scambio di interazioni supportive, la percezione di sostegno ricevuto, l’integrazione sociale o, più recentemente, la “solitudine”definita come discrepanza percepita tra le relazioni sociali desiderate e quelle effettive.

Complessivamente, il supporto sociale, risulta essere positivamente correlato con la resistenza allo stress, con un miglior adattamento psicologico ma anche con diversi parametri di natura fisiologica. La percezione di un buon livello di supporto sociale è associata a migliori indici di attività del sistema autonomo, del sistema immunitario e del sistema ormonale.

Superare lo stress 2 – Autoefficacia

In linea con lo sviluppo del costrutto di sense of mastery e di tutta la letteratura generalmente connessa al fattore ‘controllo’, grande rilevanza viene attribuita alla dimensione di autoefficacia, forse la più nota ed esplorata in questo ambito di studi. Come è noto, il senso di autoefficacia secondo Bandura è una dimensione contesto-specifica, riferita cioè all’abilità relativa ad un dominio particolare di conoscenze, che contribuisce a fondare un senso di padronanza in quel particolare dominio di competenza.

Diversamente Schwarzer propone il costrutto di autoefficacia generalizzata, che si riferisce ad una valutazione complessiva del soggetto circa il proprio senso di competenza nella vita,trasversalmente alle diverse circostanze entro cui si snoda, intesa come capacità di influenza sull’ambiente e di perseguimento dei propri obiettivi.
La letteratura relativa al legame positivo che intercorre tra dimensione di autoefficacia, nella sua duplice accezione, e benessere è estremamente consistente.

Superare lo stress 3 – Locus of Control Interno

Evidenze analoghe sono state raccolte con riferimento ad un’altra risorsa tradizionalmente legata alla dimensione di controllo il locus of control interno. Spostandosi su un altro versante di ricerca,l’ottimismo disposizionale rappresenta un altro processo psicologico ormai diffusamente riconosciuto come risorsa di resilienza.

Nell’ambito della famiglia più ampia di studi relativi all’ottimismo, l’ottimismo disposizionale consiste appunto in una disposizione mentale ad attendersi eventi favorevoli in futuro in modo realistico , ovvero valutando e tenendo in considerazione i vincoli e i feedback forniti dall’ambiente fisico e sociale. Tale orientamento aumenta la persistenza del soggetto ottimista nel conseguimento di obiettivi e sostiene la decodifica degli stressors in termini di sfide che si possono dominare.

In letteratura è ormai reperibile molta documentazione circa la valenza salutogenica del costrutto. L’ottimismo disposizionale, funge da un lato da strategia di self-regulation, favorendo l’utilizzo di strategie di coping efficaci e potenziando quindi la capacità di reperire le risorse necessarie per aumentare il controllo e far fronte allo stress.
Nella stessa direzione degli studi sull’ottimismo possiamo annoverare il filone di indagine relativo al costrutto di autostima. Il costrutto si riferisce agli elementi cognitivi che sostengono la considerazione positiva di se stessi e l’elevato grado di valorizzazione e di accettazione delle proprie caratteristiche. I benefici connessi ad un livello adeguato di autostima sono ad oggi prevalentemente riferibili alla sfera del benessere psicologico e della salute mentale . L’autostima si dimostra inoltre efficace come strategia di self-regulation.
Alla luce della ampiezza e della consistenza dei risultati raccolti relativamente a questi costrutti principali, sono attualmente in via di elaborazione nuovi costrutti multi-componenziali che si prefiggono di verificare la presenza di dimensioni latenti, in grado di incrementare il livello di spiegazione degli effetti rilevati.

Superare lo stress 4 – Il pensiero positivo

Il ‘pensiero positivo’ è rappresentativo del lavoro condotto in questa direzione. Il costrutto si riferisce operativamente alle tre dimensioni – ottimismo, autostima e soddisfazione di vita – considerate tre indicatori diversi,tre ‘sistemi di pensiero’, di un costrutto latente. Simmetricamente al lavoro svolto da Beck nell’elaborazione della teoria cognitiva della depressione, il pensiero positivo individua una predisposizione cognitiva ‘positiva’ rispetto a se stessi, alla propria vita e al proprio futuro. I risultati raccolti nei primi studi effettuati,sostengono l’ipotesi che il pensiero positivo costituisca un’efficace risorsa di resilienza, svolgendo una funzione protettiva nei confronti dello sviluppo di sintomi depressivi. Rimane da esplorare l’efficacia del costrutto in relazione ad altri outcome di salute.

Superare lo stress 5 – Proattività

Nella sfera degli studi sulla personalità, infine, tra i diversi costrutti presenti in letteratura, una considerazione particolare viene riconosciuta alla hardiness termine da sempre mantenuto nella sua formulazione anglofona.
Si tratta di un fattore di personalità complesso, ritenuto un tratto estremamente efficace per far fronte positivamente agli stressor. Le componenti del costrutto sono tre: l’impegno,esprime un atteggiamento proattivo nei confronti delle circostanze; il controllo, riferibile al costrutto di locus of control; la sfida, espressione dell’orientamento a decodificare il cambiamento in termini di minaccia o di opportunità di crescita. La definizione del costrutto è stata seguita da un ampio lavoro di validazione empirica,diretto a verificarne l’efficacia come fattore di protezione della salute.

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